IL TEMPO…. QUESTO SCONOSCIUTO
Nello spiritual e nel gospel, sua pura evoluzione, la percezione del ritmo assume un ruolo da protagonista.
L’ accentazione e l’ uso di gruppi irregolari sono materia di studio quotidiano per i coristi del TCGC. La comprensione di un brano deve necessariamente partire dal solfeggio ritmico e dalla sensibilizzazione del corista alla pulsazione. Per facilitarne l’ assorbimento è consigliato l’ utilizzo del corpo come percussione ( body percussion), l’ attenzione mirata alla consonante e l’ascolto reciproco sfruttando il circle singing (canto in cerchio).
La nostra lingua italiana (vocalica) ci porta verso un approccio melodico e di stampo bel cantistico, che risulta poco idoneo alla scelta stilistica che abbiamo intrapreso. L’ inglese si addice all’ andamento sincopato e alla poliritmia perché è una lingua consonantica e più adatta al cutting, su cui si basa la scrittura del gospel e dello Spiritual. Cantare il testo in modalità rap ci porta a centrare il nostro obiettivo perché ci consente di capire la durata della sillabe, di distinguere l’ accento forte da quello debole e di concentrarci sullo sviluppo della fono articolazione dei suoni al servizio del tempo. La centralità del ritmo nei canti afroamericani deriva dalla chiara matrice tribale e deve essere profondamente rispettata per cercare una coerenza nella resa sia del traditional che del moderno.
WhatsAppa con noi !